Dacey rispose all'sms di Simon e poi tornò a guardare, un po' malinconica la tv.
Il telegiornale dava ancora la notizia della morte del commissario, mandando in onda le prime descrizioni possibili, sebbene ancora vaghe, dell'auto pirata.
Intanto al commissariato, la polizia cercava di far luce sull'accaduto.
Palos portò davanti a Tardes l'unica testimone.
Si trattava di una vecchia zingara.
La donna parlava solo rumeno e per capirla fu chiamato un ragazzo della sua stessa nazionalità che facesse da interprete.
“Ebbene...” disse Tardes al ragazzo “... cosa ha detto? Cosa ha visto?”
“Dice si trattava di un'auto nera e bassa...” spiegò il ragazzo “ molto veloce e che suonava il clacson all'impazzata... è sbucata dal nulla e ha puntato diritto sul povero commissario...”
“Capisco...” annuì Tardes.
Ma la vecchia aggiunse qualche altra cosa.
“Cos'ha detto ancora?” Palos al giovane rumeno.
“Storie di una vecchia...” questi “... nulla di che... vecchie superstizioni...”
“Avanti, traduci.” Fissandolo Tardes.
“Beh...” mormorò il ragazzo “... lei... lei dice che gli spiriti sono usciti dalle loro oscure dimore... e ci... ci uccideranno tutti...”
Tutto ciò mentre la vecchia sembrava recitare antiche preghiere.