"Nemmeno a me..." mormorai piano, continuando a guardare la strada.
Poi sorrisi alle sue parole e afferrai il bracciolo.
Iniziammo a correre, e non potei fare a meno di sorridere di nascosto nel vedere come teneva bene la macchina in velocità.
Quei teppisti dapprima ci guardarono, ma poi si scansarono ai lati, lasciandoci passare.
Che diavolo stava succedendo?
Poi quella figura.
La cosa più strana cha avessi mai visto.
Quel suo sguardo, così inquietante che ci osservava.
Guisgard però lo investì in pieno e io trasalii.
Scese per vedere in che condizioni fosse, ma era ancora lì.
Ero sconcertata, non sapevo che pensare.
"Guisgard andiamo via.." dissi soltanto.
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