Nora osservò l'uomo posizionare delle carte da gioco fra i rami di un albero e le ricordò i lunghi pomeriggi in palestra ad allenarsi con Dukos, il suo mentore.
A pensarci bene, erano quasi due settimane che non si faceva viva e l'allenamento le mancava.
Ad una prima impressione, l'eta dell'uomo sembrava essere tale solo all'anagrafe; era riuscito a colpire tutte le carte a quella distanza e non era andato affatto male.
Fu qualcun altro però ad esprimere i suoi pensieri.
Un giovane, dai capelli scuri e vestito bene.
Nora tuttavia lo ignorò.
"Già, complimenti. Ora però devo tornare al negozio, ho da lavorare. Buona giornata" all'uomo anziano, guardando per uattimo i due e andando verso il cancello.
|