Avvisai i tecnici di preparare l'auto, in modo che potessi portarla in città.
Uscii nel cortile e trovai lì il pilota che sbuffava.
Sorrisi nell'osservarlo alle sue spalle, senza che lui potesse vedermi.
Poi quelle parole, che mi strapparono un lungo sorriso.
"Bene bene..." dissi, avvicinandomi "Il nostro pilota appiedato, eh?" guardandolo con un sorrisetto divertito.
Poi il mio sorriso cambiò, divenne più rilassato e disteso.
"Dai, io per oggi ho finito.." mentii "Sto per tornare in città... vuoi un passaggio?" con un sorriso rassicurante che ora non era né ironico né irriverente, come se mi fossi lasciata il lavoro e tutto quello che lo riguardava alle spalle.
|