Elv sentì il corpo di Gwen, i seni di lei, contro il suo petto.
E poi le labbra della ragazza contro la sua bocca.
Allora si baciarono.
Un bacio lento, dolce all'inizio e poi sempre più profondo, caldo, passionale.
Un bacio che incatenò le loro labbra e poi i loro corpi in un abbraccio forte, ipetuoso.
Ma proprio in quel momento il cellulare del giovane, chiuso nel giubbotto, cominciò a squillare.
Elv lo fece suonare, ma ci furono altre telefonate, sempre più incalzanti.
“Pare che qualcuno abbia molta fredda...” disse il teppista fissando il suo giubbotto.
__________________
AMICO TI SARO' E SOLO QUELLO... E' UN SACRO PATTO DA FRATELLO A FRATELLO
|