Gaynor prese a parlare e pian piano Ades si rilassò ascoltandola, mentre le note di quella canzone scorrevano lente nella stanza.
“Non sono un esperto di musica...” disse lui “... anzi, tutt'altro...” sorridendo appena “... queste sono le tue figlie, vero?” Prendendo una fotografia su un mobile. “Un po' ti somigliano...” guardandola “... spero siano belle quanto te una volta cresciute...” riposando la foto “... com'è che non hai un uomo? Se ne avessi uno ti avrebbe telefonato o scritto... o è di quelli senza slanci, troppo presi dal lavoro e che magari detestano le cose troppo amorevoli?” Chiese, per poi guardare l'ora. “Mancano poche ore e sarà buio... poi finalmente potrò uscire da qui senza la paura di essere arrestato...” accarezzandosi il viso.
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AMICO TI SARO' E SOLO QUELLO... E' UN SACRO PATTO DA FRATELLO A FRATELLO
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