A quel punto, tra la gioia e la felicità di tutti, per l'amore che avrebbe unito i due sposi, ser Guisgard prese la sua lira, con la quale era insuperabile maestro, quasi come quando sfodera la sua fedele spada, per incorniciare con versi ben auguranti quello splendido momento.
"Dedico questa canzone al sorriso dei nostri freschi amanti" disse Guisgard "che non possa mai sfiorire ed illuminarli sempre come oggi:
Dolce è bella sposa di Settembre sii sempre felice,
poiche è tuo il mondo e quel che in esso di dice.
La tua vita da oggi sarà come un verziere che mai sfiorisce,
poichè il fiore del tuo amor, credimi, mai appassisce.
E tu, caro amico e felice sposo novello
gioisci e ringrazia Amor, che ti ha fatto il dono più bello.
Teneri e freschi boccioli che vi aprite alla vita,
siate lieti perchè custodite nel cuor la cosa più ambita!"
