Era una notte buia e tempestosa, una fitta pioggerellina scendeva ed Altea si stringeva al suo mantello rosso lisciando il suo abito più bello e stava sotto una quercia secolare.
Ad un tratto udì lo scalpicciare di zoccoli e vide arrivare il Cavaliere, i suoi occhi verdi ed irrequieti si incrociarono ed unirono con i suoi azzurri ed irrequieti..un loro linguaggio segreto e conosciuto da molto.
"Ma siete a piedi?E Cruz dov'è?" Lui guardandosi in giro.
"Sir Guisgard" lei sospirando "Mi avete dato un appuntamento, magari mi portate a cena...e non ho bisogno del mio fido nero destriero" e pure seccata.
Lui scosse il capo, la nebbia avvolgeva la foresta di Camelot sotto la pioggerellina autunnale e Altea ne godeva del paesaggio gotico.."No, milady Altea, dobbiamo recarci in una rocca abbandonata nel bosco, ho sentito vi sia nascosto un Tesoro e ho pensato a voi. Vi sembro tipo da invitarvi a cena?" lui risentito.
"Effettivamento no" lei, lisciando il pelo della sua cavalla grigia e guardandolo maliziosamente "Ma potete portarmi Voi con la vostra Pegora, siete pur sempre il Primo Cavaliere".
Altea salì in groppa al suo destriero e il suo viso sfiorava il suo mentre lui la guardava con il suo solito sorriso enigmatico. Ad un tratto il cavallo arrestò la corsa, innervosito, ed entrambi spostarono lo sguardo davanti a loro.."La rocca..mmhh..sembra infestata da strani spiriti Sir ma noi siamo temerari nevvero?".
Scesero da Pegora ma Altea afferrò Guisgard ad un braccio.."Sono disarmata! Se ,forse, nel messaggio inviatomi tramite il vostro eccellentissimo cadetto vi era scritto...fatevi trovare armata!" lei.
"Oh, sempre a lamentarsi" lui alzando il tono di voce e le braccia al Cielo.
"Silenzio qui..che c'è gente che dorme e domani si alza presto per andare a lavorare!!". Il prode cavaliere estrasse la sua infallibile spada Mia Amata, tenendo alta la guardia "Chi è...fatevi sotto se avete coraggio!!"
"I nani del bosco...e domani all' Alba andiamo a lavorare in miniera, mica andiamo in giro a cercare dame da salvare, torri da scalare...ecc".
"Sir Guisgard...per favore..entriamo in quella rocca" sbuffando Altea.
La porta cigolò e Guisgard cinse i fianchi di Altea..."Ti proteggo io, tranquilla...su avanti basta col Voi..dopo anni che ci conosciamo". La dama sorrise, accarezzandogli lentamente il braccio che stringeva e sospirando vicino a lui.."Ehh...questo buio..".
Con una torcia in mano salirono le scale scricchiolanti, una strana atmosfera aleggiava quando apparve uno strano essere di Luce. Era una donna bellissima, dai fluenti capelli lunghi e argentati e guardava il bel cavaliere.."Seguimi..ti porterò in un posto meraviglioso". Guisgard la seguì ma non era cosciente ed Altea fu lesta a prendergli Mia Amata e lui scomparve nel nulla.
Fu un attimo, alla dama apparve una donna dai tratti diabolici e disgustosi.."Rivuoi il tuo Cavaliere? Una prova dovrai superare..un enigma".
"E' astratto.
A volte è assai cortese.
Si studia in letteratura.
E' rappresentato artisticamente.
Può essere di vari tipi".
Altea indovinò l' arcano e riapparve Guisgard, lei gli lanciò Mia Amata e il Cavaliere minacciando la megera, che lo aveva imbrogliato sotto sembianze angeliche, le intimò di svelare dove si trovasse il Tesoro. Una porta magica si aprì ed Altea entrò vedendo uno scrigno dorato.
Uscì e lei e Guisgard, subito, in groppa a Pegora raggiunsero una grotta in un posto sicuro nel bosco di Camelot. Insieme aprirono lo scrigno che si illuminò e scoprendo il contenuto si guardarono sorridendo...
E voi, dame, cavalieri e messeri di Camelot sapreste risolvere l' enigma?