Icarius e Clio correvano.
Correvano veloci, mano nella mano, mentre il cielo era sempre più vicino alla terra.
Correvano in una calura innaturale, contro un vento che sembrava voler ardere la loro pelle.
Correvano in cerca di un'uscita, di una speranza.
Attraversarono uno dei piccoli ponti sospesi del cortile, ma il legno cedette, facendoli cadere nello stagno sottostante.
“Dannazione...” disse Icarius.
Ma l'acqua era diventata melmosa.
Allora lui allungò la mano in cerca di quella di Clio.
“E' la fine di tutto, amore...” fissandola.
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AMICO TI SARO' E SOLO QUELLO... E' UN SACRO PATTO DA FRATELLO A FRATELLO
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