Icarius non si fidava, e nemmeno io.
Continuavo a tenerlo immobilizzato, anche se parlava come se fosse libero e beato.
Ci propose un patto, e mandò via gli uomini.
A quel punto buttò via Mia Amata, e parlava di un duello.
Una singolar tenzone, come tra i cavalieri.
Eppure ero io a tenerlo sotto tiro, a tenerlo immobilizzato.
Parlava come se non ci fossi, come se non fosse lui ad essere in una posizione di svantaggio.
Forse non era facile da ammettere che una ragazza potesse coglierlo di sorpresa e immobilizzarlo.
"Mi dispiace caro.." dissi, alzando gli occhi freddi su Icarius.
"Io non sono un cavaliere..." girando con un colpo secco e deciso il collo di Kims, per spezzarlo "Sono un'assassina.." con voce lontana.
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