“E' colpa mia...” disse Taddeus sottovoce a Dacey, mentre quel mezzo volante li conduceva chissà dove “... sono stato uno sciocco a pensare di poter risolvere tutto da solo... e cosa più grave, ho messo anche te in pericolo... tu che sei la persona per me più importante...” stringendole la mano.
Ma dai vetri si poteva guardare il cielo.
“Ma cosa diavolo può essere...” uno dei soldati osservando quello strano fenomeno.
“Sicuramente un segno.” Mormorò Eisa. “Un segno della nostra vittoria.”
“Dovi ci state portando?” Chiese il principe.
“A morire.” Sentenziò la donna.