Trascosero lunghi, lunghissimi istanti, tutti scanditi dalla paura e dal fetido alito del mostro.
La bestia li fissava, muovendo le lucide pupille prima su Dacey, poi su Taddeus e poi di nuovo su di lei e su di lui.
Alla fine alzò la testa e si abbandonò ad un terrificante e feroce ruggito che echeggiò sinistro e devastante su tutta la foresta.
Poi, finalmente, andò via.
“Grazie al Cielo...” accasciandosi a terra Taddeus, quasi senza più fiato per aver trattenuto troppo a lungo il suo respiro “... Dacey... ce l'abbiamo fatta... siamo vivi...” sorridendole e cercando la sua mano.
Poi, all'improvviso, un fruscio alle loro spalle.
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AMICO TI SARO' E SOLO QUELLO... E' UN SACRO PATTO DA FRATELLO A FRATELLO
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