Era una visione, ma Altea provava lo stesso piacere e le stesse emozioni della regina...
I loro corpi sudati, il respiro rotto per la fatica dell'amplesso, le lenzuola ancora ardenti ed intrise del profumo della loro pelle, e poi la tenerezza di quelle carezze, lo sguardo languido di lei ed il petto vigoroso di lui che sapeva accoglierla.
L'alba non era lontana e dalla finestra semiaperta filtrava il pallido e sognante alone lunare, così vago di magia e promesse d'amore.
“Abbandona il regno...” disse il capitano alla regina “... fuggi via con me... il mondo sta collassando, i mostri presto verranno e reclameranno le vite di tutti noi... ti prego, fuggi con me... so che sei la regina e non vuoi abbandonare il tuo popolo, ma restare è inutile...” giocando con i suoi lunghi capelli ramati e lisci.
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AMICO TI SARO' E SOLO QUELLO... E' UN SACRO PATTO DA FRATELLO A FRATELLO
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