Icarius e Clio avanzarono ancora in quel corridoio buio e freddo, a stento illuminato ora dalla lampada.
La voce della madre del neonato pareva guidarli, fino a quando giunsero su un pianerottolo.
E la videro.
La madre chinata di spalle sulla culla del bambino.
“Su, dormi piccino...
… mio bel bambino...”
“Signora...” disse Icarius per farla voltare “... è la moglie del custode, vero?”
Ma quella non si voltava, continuando a cullare il bambino.
__________________
AMICO TI SARO' E SOLO QUELLO... E' UN SACRO PATTO DA FRATELLO A FRATELLO
|