Quel sorriso, candido e luminoso, della giovane e bella Perry per un momento spazzò via quell'ombra dal cuore di Guisgard.
La ragazza lo fissava con un'espressione che tradiva la gioia che Amore aveva fatto scendere su di lei, con il dono di quell'amore in fiore che illumina la vita come nessun'altra cosa.
"Mille grazie, damigella" rispose alla ragazza "sarò felice di essere presente nel giorno più bello della vostra vita!"
Poi tirò fuori dalla sua borsa un ciondolo. Era di giada purissima, incastonata in un cammeo d'avorio.
"Vengo da molto lontano, damigella" continuò a dire Guisgard "ma questo ciondolo viene da un luogo ancor più lontano. Mi fu donato dall'imperatrice di Bisanzio, per essere stato il suo campione. Si dice che chi lo possiede vedrà esaudirsi un suo desiderio."
Lo pose nelle delicate mani di Perry e disse:
"E' vostro. E che Dio vi benedica."