Quella visione sempre più reale, sempre più viva per Altea, che poteva vivere le stesse emozioni della regina...
Il bel capitano assaggiò la mela che la sua regina gli porgeva.
E la masticò con gusto, fissando la bella sovrana dagli occhi verdi.
“Chissà...” disse lui “... forse siete voi il mio peccato, no? Siete la moglie del mio re... a cui ho giurato fedeltà... il mio signore che mi ha nominato capitano della sua guardia... e sono invece qui a desiderare ardentemente sua moglie... ad implorare che mi conceda la sua bocca... il suo corpo... a lungo... per una notte... una notte lunga una vita... o forse di più...”
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AMICO TI SARO' E SOLO QUELLO... E' UN SACRO PATTO DA FRATELLO A FRATELLO
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