Hiss guardò Gaynor con uno sguardo che si fece per un attimo serio.
“Angelo...” disse prendendo le mani di lei nelle sue “... devo farti una confessione... non so se capirai, ma spero apprezzerai la mia sincerità...” fissandola con i suoi occhi azzurri che pareva brillare più intensamente “... io... si, insomma, io conosco quella donna... è mia moglie... e l'uomo nel dipinto che hai visto sono io... l'ho sposata una notte, dopo una sbronza...” annuì “... lo so... è assurdo... ma è così... ora su, cerchiamo in giro qualcosa... non so, una botola, un passaggio segreto... talvolta gli antichi palazzi nascondono questo genere di sorprese...”