Ero seduta a terra a dar da mangiare ad Hiss, in una situazione a dir poco ambigua e pericolosa, eppure l'unica cosa a cui riuscivo a pensare in quel momento erano le sue labbra sulle mie dita. Un tocco casuale, persino innocente, che in un attimo si era vestito di puro erotismo. Così, all'ennesimo sfiorarsi, le mie dita gli carezzarono volutamente le labbra, disegnandone i contorni.
"Oh, caro... in questo momento vorrei tanto essere a casa mia, nel mio letto, insieme a te... ti prego, cerca di rimetterti in piedi subito e scappiamo da quest'isola di matti..." gli dissi, sollevandomi sulle ginocchia per dargli un profondo bacio sulla bocca.
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"Amore non è amore se muta quando scopre un mutamento o tende a svanire quando l'altro s'allontana [...] Se questo è errore e mi sarà provato, io non ho mai scritto, e nessuno ha mai amato."
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