La luce e poi il freddo.
Icarius avvertì qualcosa, come un senso di angoscia, di oppressione.
Una paura primordiale ed indefinita, misteriosa ed insopportabile.
Come Rinaldo nella selva incantata, così lui avanzava guardingo, con l'insostenibile sensazione di essere vulnerabile.
Poi la nebbia.
Nebbia leggera e vaga, mutevole, inquietante.
Allora alcune ombre presero forma intorno a lui...
Tutto ciò lo specchio mostrò a Clio.
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AMICO TI SARO' E SOLO QUELLO... E' UN SACRO PATTO DA FRATELLO A FRATELLO
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