Non riuscivo a smettere di ridere, era la cosa più assurda che avessi mai provato.
Non riuscivo a pensare a niente, era terribile e liberatorio nello stesso tempo.
Poi quelle carezze cambiarono, e mi ritrovai con i suoi occhi nei miei.
Mi illuminai a quelle parole.
Parole sognate e sospirate più di ogni altra.
È lui non sapeva tutto.
Non sapeva quanto fossero importanti per me, in quel preciso momento.
Cosa smuovessero nel mio animo.
Speranza...
Però una cosa era certa, mi piaceva sentirglielo dire.
Poi si svegliò Pipita.
"Buongiorno Pipita..." Sorrisi.
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