Quel solletico incontrollato, quelle risate forti e liberatorie.
E poi le mani di Icarius che non smettevano di solleticarla ovunque, fino a quando si posarono suoi suoi seni.
Ed allora lui restò a fissare Clio.
“Ti amo...” disse in un sussurro.
Un attimo dopo un cigolio si udì nella stanza.
“B-u-o-g-i-o-r-n-o, c-a-p-i-t-a-n-o-.” Pipita riprendendo le sue funzioni ordinarie. “R-i-p-o-s-a-t-o b-e-n-e? E b-u-o-g-i-o-r-n-o a-c-h-e a v-o-i, s-i-g-n-o-r-i-n-a.” Rivolto a Clio.
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AMICO TI SARO' E SOLO QUELLO... E' UN SACRO PATTO DA FRATELLO A FRATELLO
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