Nyoko si carico' e pochi istanti dopo si addormentò...
La foresta era di un verde vivissimo, profumata e con le cime degli alberi che si piegavano al fresco vento del Nord.
Nyoko era con i suoi amici, di cui avvertiva e riconosceva la presenza, senza tuttavia vederli in volto.
Era una piacevole mattinata di Settembre, col tipico cielo chiaro di quando l'aria tende a cambiare per l'arrivo di una nuova stagione.
Erano tutti gai e spensierati, gustando pane e formaggio in quella divertente scampagnata.
Ma poi, all'improvviso, il vento mutò ed il cielo si fece grigio.
Lo sguardo di Nyoko si posò sulla bottiglia d'acqua accanto a lei e la vide tremolare.
Prima piano, poi via via più decisa.
Pochi istanti dopo la terra intorno a loro cominciò a tremare.
Apparve allora, come dal nulla, un terrificante mostro, grosso quanto quello visto al lago, che comincio' a distruggere tutto ciò che gli capitava davanti.
E Nyoko vide così morire uno ad uno i suoi amici.
E nonostante ognuno di loro ne invocasse l'aiuto, la ragazza fu incapace di salvarli.
E nel sogno si udiva un sibilo, stridulo e prolungato, che da Zavattarello nell'aria simile ad un fischio, al quale l'immane e mostruosa creatura sembrava obbedire ciecamente.
Nyoko si svegliò di colpo, sudata ed impaurita per quell'incubo, mentre fuori albeggiava.
Ma l'immagine del mostro vista in sogno non l'abbandonava.