Il mondo si fermò.
E forse scomparve.
Esistevano solo i sospiri di lui ed i gemiti di lei, che si cercavano, si rincorrevano e si trovavano, unendosi e confondendosi, per poi ricominciare.
Icrius e Clio, Clio ed Icarius fra quelle lenzuola che divennero un mare infinito e frastagliato di isole sconosciute ed illibate.
Un mare di avventure e di Amori, di sirene e crepuscoli, di magia e tramonti.
Un mare salato di albe screziate ed attese ogni notte per ricominciare ogni volta.
Un mare che spinse i loro corpi a naufragare in orizzonti di spiagge bianche e firmamenti stellati.
Un mare che esplose e li sommerse col fragore e l'impeto della tempesta.
Un mare che infine li vinse, facendoli cadere stremati, ma felici, l'una sull'altro.
E restarono così, fino all'alba che di nuovo li baciò.