Come un fiore di campo, selvaggio e spontaneo, bagnato di brina i cui petali vibravano al caldo Sole del mattino.
Così Clio, stravolta per quel piacere travolgente, si strinse, si aggrappò al corpo di Icarius, per non perdere i sensi.
“Vieni, amore...” disse sospirando lui, facendola coricare dolcemente tra quelle lenzuola che ardevano di passione, per poi stendersi piano su di lei.
Intrecciò le sue dita fra quelle della ragazza, mentre il suo sguardo azzurro non abbandonò neanche per un istante quello altrettanto chiaro e bello di Clio.
“Scopriamolo insieme cosa accadrà ora...” baciandola come se fosse la cosa più preziosa al mondo.
E le mostrò il volto dell'Amore, quello vero, trasformandola da fanciulla in una donna.