Abelardo ascoltò Clio ed annuì.
La ragazza allora andò via, recandosi verso la stanza dove aveva lasciato Icarius.
Nell'avvicinarsi alla porta, la bella guardiana udì una musica, dolce e sognante.
Era un'ocarina.
Quelle note sembravano narrare e descrivere un mondo lontano e sconosciuto, fatto di sapori, profumi e sensazioni del tutto ignote a Clio.
Quella musica pareva cantare di verdi campagne a ridossi di aspri monti frastagliati di borghi e castelli, tra fiumi e laghi dalle acque screziate di crepuscoli incantati.
E poi i mattini dorati, i meriggi lussureggianti e i tramonti purpurei.
Ma in quelle note erano le albe narrate ad avere più magia, poiché sembravano fatte di promesse.
Promesse d'Amore.
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AMICO TI SARO' E SOLO QUELLO... E' UN SACRO PATTO DA FRATELLO A FRATELLO
Ultima modifica di Guisgard : 07-09-2016 alle ore 03.14.01.
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