Palos si sedette accanto ad Altea e prese così posto fra loro.
“Antiche Divinità...” disse con un sorriso Hordafren “... eh, dottoressa... sono gli studiosi come voi che trasformano l'archeologia e la storia in una ricerca di stramberie... mito è una parola greca e significa favola... e appunto questo sono i miti... favole.”
“Ricordo che da piccolo” intervenne Palos sorridendo “amavo molto le favole. Sapete quale? Quella in cui un goffo tipo aveva in eredità un gatto parlante che in breve lo sistemò alla grande... in pratica gli combina il matrimonio con la figlia del re.” Divertito. “Avercelo un gatto così.” I suoi modi nel parlare cozzavano non poco con i suoi abiti anacronistici, avendo un linguaggio molto schietto e moderno.
“Avete il dono della superficialità, maggiore.” Annuendo Hordafren. “Non che sia un male, anzi... credo faccia vivere decisamente meglio.”
“Buon per me allora.” Ridendo Palos. “E' senape quella?” Indicando una delle scodelline in tavola.
“Salsa Tajein, maggiore.” Hordafren.
“Bene, ne assaggerò un po'...” disse Palos.
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AMICO TI SARO' E SOLO QUELLO... E' UN SACRO PATTO DA FRATELLO A FRATELLO
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