Sorrisi entusiasta vedendo che aveva accettato di buon grado la mia proposta e mi sciolsi alle sue parole.
Sì, era proprio doverosa.
Risi mentre prendevo la sua mano.
"Molto bene" dissi, orgogliosa e soddisfatta "Allora ci vediamo dopo, a cena... " dissi piano, con un sorriso enigmatico e gli occhi nei suoi.
Poi andai via e diedi disposizioni ai domestici su come preparare la tavola fuori in cortile.
Sarebbe stata semplice , ma d'effetto e avrei portato in quel nostro piccolo angolo un po' del mio mondo.
Quando finii coi preparativi, andai a cambiarmi.
Passai in rassegna i miei vestiti per un bel po', indecisa fino all'ultimo istante, finchè non trovai il vestito adatto alla serata.
Era bianco, le spalle erano lasciate scoperte dal corpetto, ornato da petali bianchi e viola che lo facevano sembrare in tutto e per tutto un morbido fiore; era stretto in vita, così da ricadere fino ai piedi in morbidi e soffici strati.
Acconciai i capelli in un morbido chignon per non compromettere il vestito e, una volta pronta, scesi giù.
Quando arrivai in cortile, vidi che Gillen non era ancora arrivato, così potei godermi la tavola in anteprima.
Era tutto come avevo previsto, i toni della tovaglia erano morbidi, resi tali ulteriormente dalla luce soffusa delle candele, che scintillava fra i bicchieri sottili e trasparenti, il tutto incorniciato dalle ricche fronde dell'albero e dai fiori sulla tavola.
Era tutto perfetto ed era un po' come essere di nuovo a casa e ciò rendeva il tutto più bello.
Per il menu avevo lasciato fare alla cuoca del palazzo, che avevo già preso in simpatia, dal momento che non conoscevo i loro piatti e quelli tipici del mio villaggio non erano riproducibili al di fuori di Idrial.
Così, agitata ed emozionata, attesi l'arrivo di Gillen.
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