“Siamo galeotti evasi...” disse Hiss a Gaynor “... ma non siamo assassini... i due pescatori li abbiamo messi fuorigioco, prendendoli un po' a botte, ma lasciandoli addormentati e naturalmente vivi...”
“Ehi, ha la lingua lunga la ragazza.” Fece seccato Goz.
“Calmati ora...” Hiss “... te la sei cercata... prima dicevi di avere un piano...”
“Si...” annuì Goz “... la signorina qui ha detto di essere giunta qui su un'imbarcazione... significa che può solcare l'oceano... l'ideale per portarci via da qui... abbiamo lei, no? La useremo come ostaggio...”
“Forse nel fuggire hai finito per bere acqua di mare” mormorò Hiss “visto pare ti sia giocato anche il cervello.”
“Perchè?” Stupito Goz.
“Credi sarebbe facile fuggire trascinandoti dietro un ostaggio?” Fissandolo Hiss. “E poi, comunque, io non rapisco le donne...”
“Ascolta, Lancillotto...” a muso duro Goz “... io non voglio restare su questo sputo di isola...”
“Non ci resteremo...” deciso Hiss.
Ad un tratto un terribile ruggito stridulo e grottesco che fece tremare quasi la terra.
“Il mostro!” Gridò Hiss.
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AMICO TI SARO' E SOLO QUELLO... E' UN SACRO PATTO DA FRATELLO A FRATELLO
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