Il terremoto, o così sembrava, visto che tutto cominciò a sussultare forte, persino le grandiose palizzate alle spalle di Gaynor iniziarono a scricchiolare.
Allora dall'incerta aurora, attraverso i primi bagliori di un giorno che sembrava maledetto e sacrilego, qualcosa di gigantesco, confuso e terribile prese forma dalla fitta ed umida vegetazione circostante, emanando un grido sconosciuto e terrificante.
Una creatura enorme ed incommensurabile era giunta per reclamare il suo innaturale pasto e come una novella Andromeda incatenata, anche Gaynor sembrava destinata ad una morte fatta di solitudine e dolore.