Non ebbi il tempo di uscire di casa che subito mi resi conto di essere ancora in vestaglia da notte. Corsi a casa per potermi cambiare ed avvisare mia madre.
Quando tornai a casa, lei era ancora sveglia e appena la vidi mi affrettai a tranquillizzarla.
"Madre, non abbiate timore. Sto per partire per un viaggio... Forse lungo. Ma ti prometto che tornerò. So che hai dovuto già sopportare una mia partenza improvvisa, ma sta volta si tratta di un'emergenza."
Strinsi la spada e la mostrai ai suoi occhi.
"Lei mi proteggerà, madre. L'avete forgiata voi, con un materiale durissimo impossibile da lavorare. Solo pochi erano ingrado... E tu lo sei stata. Voi lo siete stata. E siete mia madre... Ed io vi amo come nulla al mondo..." abbracciandola "...ora corro a prepararmi. Erien e gli altri mi aspettano." le posai un bacio sulla guancia e mi avviai in camera mia. Li aprì l'armadio ed afferrai la tuta da lavoro verde e marrone. Comoda ed impeccabile. Allacciai la spada alla vita e mi guardai allo specchio.
Ero pronta.
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