Kims guardò Dacey e poi finì il suo bicchiere di vino.
“Vi sbagliate...” disse “... io sono un uomo di guerra, abituato alla lotta, a non arrendermi mai... mi è stato inculcato sin da piccolo... io stesso sogno di morire non nel mio letto, ma sul campo di battaglia, con la spada in pugno ed il petto lacerato da un colpo di baionetta. Ma col volto rivolto verso il nemico. Non pensate dunque che io sia un vigliacco o che voglia arrendermi. Ma sono stanco di vedere i miei uomini morire a causa di un nemico invincibile. Questa guerra non potrà vederci mai vincitori ed il nostro unico scopo è quello di sopravvivere un giorno in più.”
“La vostra dialettica è lodevole, comandante...” il principe “... ma io come reggente di Retania non abbandonerei mai la mia città...”
“Perdonatemi...” intervenne Oberon “... posso sapere con che frequenza i mostri appaiono?”
“Dal nulla, professore.” Rispose Kims. “Arrivano dal nulla e distruggono tutto... prevedere un loro attacco è impossibile...”
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AMICO TI SARO' E SOLO QUELLO... E' UN SACRO PATTO DA FRATELLO A FRATELLO
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