Abelardo volò via, e io chiusi gli occhi, inspirando profondamente.
Sentii il potere del cuore crescere in me, e lo pregai perché salvasse quell'uomo, perché desse ad Abelardo, che viveva, parlava e pensava unicamente per mezzo del cuore, la forza per liberarlo e per trarlo in salvo.
Quando riaprii gli occhi, vidi l'esplosione, e il gufo che tornava da me.
"Allora?" Gli chiesi, concitata "È ancora vivo?".
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