Discussione: Il Tropico Lunare
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Vecchio 23-08-2016, 21.27.59   #303
Clio
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Clio sarà presto famosoClio sarà presto famoso
A quelle parole della sacerdotessa i miei occhi si fecero di ghiaccio infuocato.
Come si permetteva?
"Come osi parlarmi in questo modo?" tuonai "Non sono una delle tue bambine, Penelope.. io sono il Lupo Bianco, io sono la prescelta del Cuore.. tu non lo sei più da molto tempo ormai.." severa.
"Non dimenticare qual'è il tuo posto... Tu sei al mio servizio, non il contrario... Sai bene che io rispondo soltanto al Cuore, il suo destino è il mio destino, le mie azioni sono le sue azioni.." ripetei la formula rituale "Se facessi qualcosa di sbagliato sarebbe lui stesso a punirmi, questo dovresti saperlo.." incalzai.
"il compito delle sacerdotesse è occuparsi delle prove della torre, assicurarsi che la mia palestra sia in ordine, la mia tavola imbandita e la biblioteca ben fornita... oltre che educare le prossime custodi.. quanto al libro che tu non dovresti nemmeno sapere che ho preso in mano, perché ciò che accade nei miei alloggi non ti riguarda.. dovresti sapere meglio di me che da secoli le sacerdotesse cercano sempre più titoli da aggiungere alla biblioteca, è patrimonio delle custodi, sebbene anche le sacerdotesse possano accedervi... tocca uno di quei libri, e verrai divorata dal Lupo, sono stata chiara?" sentii la mia forza aumentare, e una luce azzurra circondarmi, era il Cuore che brillava attorno a me, come a sottolineare le mie parole, la mia posizione.
Gli ero grata di quell'appoggio, ma dopotutto, non poteva essere altrimenti.
Io ero un tutt'uno con il Cuore e nessuno mai si era permesso di parlarmi in quel modo, negli ultimi undici anni.
Non capivo quell'atteggiamento.
Prima farmi convocare due volte in due giorni, quando aveva quella facoltà solo in caso eccezionale, poi parlarmi in quel modo.
Che la lunga prigionia le avesse fatto perdere il lume della ragione?
Che le mancasse il potere del Cuore?
Quell'inebriante sensazione che mi attraversava anche in quel preciso momento.
"Accetterò le tue scuse, Penelope..." tuonai, mentre sentivo la mia voce cambiare.
Mi ci sarebbe voluta solo una parola per evocare il Lupo.
E questo lei lo sapeva, così come riconosceva il potere del Cuore, un potere che io non potevo in alcun modo controllare, era lui a venire da me.
"Ma non tollererò un'altra insubordinazione di questo genere..." con un tono che non ammetteva repliche.

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