Misi in quel colpo tutta la mia rabbia, la mia adrenalina, la mia paura e le mie speranze.
E servì.
Lo guardai cadere a terra, affogare nel suo steso sangue, con uno sguardo e un ghigno gelido.
Allora mi alzai, mi rialzai completamente, con la spada in mano, sanguinante.
Non sentivo il dolore, coperto da tutte quelle sensazioni, dall'adrenalina che avevo in corpo.
Non sapevo quanto sarebbe durata, e dovevo fare in fretta.
Guardai Armor con sguardo gelido.
"Ora tocca a te.." la mia voce era diversa, così distaccata e fredda, così determinata.
Non aspettai, non potevo aspettare.
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