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Vecchio 09-08-2016, 00.24.00   #3340
Guisgard
Cavaliere della Tavola Rotonda
 
L'avatar di Guisgard
Cavaliere della tavola rotonda
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Residenza: Dalla terra più nobile che sorge sotto il cielo
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Guisgard di lui non si fa che parlare beneGuisgard di lui non si fa che parlare beneGuisgard di lui non si fa che parlare beneGuisgard di lui non si fa che parlare beneGuisgard di lui non si fa che parlare beneGuisgard di lui non si fa che parlare bene
La porta si aprì ed il distinto gentiluomo entrò nella stanza semibuia, illuminata appena da un basso lume di cristallo.
“Vi stavo aspettando...” disse ad un tratto una voce a colui che era appena entrato “... prego, accomodatevi...” l'uomo seduto su una poltrona foderata e con un gatto sulle gambe a cui accarezzava il pelo.
“Buonasera, professore.” Avvicinandosi di qualche passo Guisgard.
“Il grande capo della Taddeus...” sorridendo Ordifren “... che onore... sono pochi gli uomini del vostro calibro... un degno avversario per gli Illuministici...”
“Perdonatemi, professore...” divertito Guisgard “... ma temo che gli unici avversari degni per voi ed i vostri scagnozzi si trovino in qualche fogna.”
“Sempre brillante.” Ridendo appena Ordifren. “Dopotutto sono una mente brillante poteva ordire tanto, no? Ingannare tutti... inizialmente persino me.” Annuendo. “Dove avete lasciato la vostra formidabile guardia del corpo, dite?”
“Magari a caccia del vostro macellaio, professore.” Rispose Guisgard.
“Vediamo un po'...” Ordifren accarezzando Zolà sulle sue gambe “... io ho formulato tre ipotesi... volete ascoltarle?”
“Naturalamnte, professore.” Annuì il Taddeide. “Da un luminare come voi io accetto ascolto con interesse ogni lezione. Ditemi, cosa avete postulato ora? Spero qualcosa di più originale, che non riguardi i dubbi sulla Verginità della Madonna o sulla povertà di San Francesco d'Assisi...” sarcastico.
“Oh, no...” scuotendo il capo Ordifren “... stavolta le mie teorie riguardano voi, signore... voi e la vostra guardia del corpo...”
“Vi ascolto, professore...” Guisgard.
“La prima ipotesi...” mormorò il professore “... voi siete l'imbelle libertino che tutti conoscono, che ha ingaggiato uno spadaccino orientale per agire in nome della Chiesa... seconda... voi stesso siete uno spadaccino abilissimo, che per la propria idoneità ne ha ingaggiato un altro di pari valore, scambiando con lui più volte il ruolo di Narciso Nero... la terza... voi ed il Narciso Nero siete la stessa persona che con abilità ha disseminato la propria esistenza di trucchi per ingannare tutti...”
“Beh, ammetto che ne avete di fantasia...” scanzonato Guisgard “... ma una delle tre è in effetti vera...”
“Quale però non ha più importanza ora...” soddisfatto Ordifren “... perchè strapperemo la maschera del Narciso Nero, chiunque esso sia.”
Guisgard estrasse rapido la pistola.
“Trovata puerile e non degna di voi...” con un ghigno Ordifren “... sapete bene che reagirei e moriremo comunque entrambi...”
“Poco male...” ridendo Guisgard “... io comunque volerei in Cielo, mentre voi finireste all'Inferno.”
“Io ho il modo di sconfessare anche questa vostra convinzione.” Sicuro di sé Ordifren. “Io posso battervi...” ed aprì l'anello che aveva al dito.
Un attimo dopo divenne invisibile.
Guisgard allora sparò più volte verso la poltrona, mentre la finestra si aprì di colpo.
“Tornerò per trionfare!” Ridendo Ordifren di cui ormai si udiva solo la voce.
Poi più nulla.
Guisgard si affacciò alla finestra e vide solo il corpo di Zolà sfracellato al suolo.
“Almeno quel dannato gatto col suo nome orribile è precipitato e morto...” mormorò Guisgard.
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AMICO TI SARO' E SOLO QUELLO... E' UN SACRO PATTO DA FRATELLO A FRATELLO
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