Sorrisi alla dama.
"È sempre così con il capo, madama.." alzando le spalle "Naturalmente non aveva dimenticato la vostra cena, ma sono sopraggiunti dei contrattempi.. capita molto spesso con lui.." sorridendo appena "Magari si farà vivo lui, non temete".
Poi restai finalmente da sola con Ernot.
"Voglio che tu dia la serata libera a tutti i domestici, tutti, che tornino domattina... Nessuno deve aggirarsi nel palazzo stanotte, consiglio anche a te e a Bafon di andare in albergo, anche se non posso imporvelo naturalmente..." iniziai "Dimmi, le segrete che abbiamo visitato il giorno della mostra sono sicure, giusto?" pensierosa.
"Stanotte non avremo il Narciso Nero e io non voglio correre rischi..." annuendo.
La mia mente vagava, pianificava, organizzava.
Erano di Clio quei pensieri, lei sapeva come mettere in sicurezza un palazzo da un attacco in arrivo.
Ma in quel momento mi era utile, e dovevo sfruttarla.
Ci sarei stata solo io a proteggere i tesori del palazzo, e non escludevo che quelli potessero fare una sortita sapendo che il Narciso Nero era impegnato col loro capo.
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