Quei baci, audaci, appassionati, instancabili.
Labbra che si facevano ardenti, umide, accoglienti, dominanti.
Misk baciava con impeto ed ardore Dacey, assaporando non solo la sua bocca morbida e vermiglia, ma anche le sue gote, il mento, tutto il suo viso, mentre le mani di quell'uomo straniero come lei la stringevano forte, con virile mascolinità, facendola sentire donna e desiderata.
Terribilmente desiderata.
Come se fosse l'unica donna al mondo, la più bella, la più amata, la più sognata.
“Non mi importa...” disse lui baciandola “... del professore, di questa città e del mondo intero... e non potrei nascondere nulla di tutto ciò, poiché è l'unica cosa di cui mi importi davvero... l'unica cosa che per me conta...” stringendo il corpo di lei al suo.
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AMICO TI SARO' E SOLO QUELLO... E' UN SACRO PATTO DA FRATELLO A FRATELLO
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