Quel bacio continuò ancora, ma ad un tratto qualcuno bussò alla porta del camerino.
Allora E'hiss si staccò da lei, risistemandosi il colletto della camicia, per poi fissare Gaynor.
“Chi” disse “è?”
“Sono io, padrone...” Nero da fuori.
“Spero sia importante...” E'hiss.
“Lo è, padrone.” Rispose il pianista. “Molto.”
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AMICO TI SARO' E SOLO QUELLO... E' UN SACRO PATTO DA FRATELLO A FRATELLO
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