Il cameriere si avvicinò a Dacey per prendere i soldi del conto, ma Misk fu più lesto e lasciò una moneta sul tavolo.
“Tenete pure il resto.” Disse al cameriere, senza però smettere di fissare Dacey.
“Grazie, signore.” Sorridendo il cameriere.
I due lasciarono la caffetteria diretti verso l'albergo della ragazza.
Il cielo su Afragolignone intanto si era fatto grigio e minaccioso.
“Affatto...” mormorò Misk “... non vedo il mondo bianco e nero... lo vedo invece grigio, pieno di contraddizioni, ingiustizie e miserie...” guardando Dacey “... ma chiudersi in se stessi e morire dentro è un delitto... voi... siete giovane e bellissima... vedervi sfiorire è qualcosa di peccaminoso... il rosso... il rosso che vi perseguita... ci sono tante sfumature di rosso al mondo... e forse noi ne condividiamo una di esse, milady... il sangue, vero? Anche nella mia vita il sangue scorre inesorabile... e mi perseguita fino nei miei sogni... ma esistono anche altre sfumature di rosso... quella della gelosia e della passione... non siete l'unica ad aver sofferto, milady... ho perduto la donna amata anni fa... uccisa dai soldati... fucilata... ogni notte rivedo quel plotone d'esecuzione... sento il conto alla rovescia e mi svegli prima che faccia fuoco...” arrivarono davanti all'albergo “... capirete che non può più spaventarmi la morte...”
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AMICO TI SARO' E SOLO QUELLO... E' UN SACRO PATTO DA FRATELLO A FRATELLO
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