Quel massaggio.
Lento e sensuale, lungo le piante dei piedi, sui talloni, fra le dita, risalendo poi sulle caviglie e ritornando giù.
Le dita e le mani di Guisgard con maestria accarezzavano la pelle di Vivian, con fare sapiente ed eccitante.
Era un massaggio volutamente erotico, con lui che fissava lei.
E quel toccare infinito che causava brividi di piacere non accennava a finire.
Un attimo dopo la ragazza senza accorgersene, per le sue movenze e quei suoi gemiti sussurrati, si ritrovò con la gonna alzata, lasciando quasi del tutto scoperte le gambe.
“Ma tanto il tuo capo parla parla” disse pianissimo e divertito Guisgard “ma poi ti lascia sola... no?” Senza smettere di massaggiarle i piedi.
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AMICO TI SARO' E SOLO QUELLO... E' UN SACRO PATTO DA FRATELLO A FRATELLO
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