Non risposi a quelle parole. Che avrei potuto rispondere, dopotutto?
Chi ero io per poterlo rubare al mondo?
Nessuno, ecco cos'ero.
E il Destino non faceva che ricordarmelo, ma io come un idiota continuavo a sperare, così ogni volta mi facevo male da sola.
Lo seguii a terra, e poi sulla carrozza, diretti alla chiesa, che a quel punto immaginai avesse subito un furto.
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