“Nemmeno io...” disse pianissimo Guisgard sporgendosi verso Vivian “... ma tanto nessuno può vederci qui stasera... anzi, siamo noi che guardiamo il mondo...” prendendo la sua mano ed invitandola ad alzarsi per ballare.
Il musicista sorrise e cominciò a suonare una lenta e dolce melodia, quasi come se accompagnasse lo scorrere silenzioso del battellino sulle acque del Lagno.
Così i due iniziarono a ballare piano sul limitato ponte del piccolo panfilo e pian piano gli ultimi rumori della città svanirono tra le note del violinista.
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AMICO TI SARO' E SOLO QUELLO... E' UN SACRO PATTO DA FRATELLO A FRATELLO
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