Chiusi gli occhi, e assaporai lentamente quella prelibatezza.
Aveva un sapore intenso, particolare, inebriante, che avvolse completamente i miei sensi.
Riusciva davvero a parlarmi di quella terra, che ora sapevo non essere la mia, ma che mi aveva dato più di quanto avessi potuto desiderare.
Avevo ancora gli occhi chiusi, persa in quel tripudio di sapori, quando arrivò il musicista.
Perciò, non avendolo visto, restai sorpresa da quelle note, e da quelle parole, così belle, romantiche, dolci e appassionate.
Alla fine aprii gli occhi, ritrovandomi davanti quelli azzurri di Guisgard, e sorrisi.
Avevo mille cose da dire, e mi sembrava di non riuscire a parlare.
"È davvero squisito, avevi ragione..." sorridendo, per poi voltarmi verso il musicista, e salutarlo con un cenno del capo e un sorriso.
Poi tornai a guardare Guisgard e allungai piano la mano, a cercare la sua, arrossendo appena.
"Sei.." riuscii a dire, con gli occhi accesi e brillanti "Sei riuscito a sorprendermi..." con un sorriso dolce e sognante, mentre il mio sguardo restava incatenato al suo.
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