Il ritratto raffigurava Guisgard avvolto da un lungo mantello, con lo guardo fisso vero un punto lontano all'orizzonte, perso oltre la visuale descritta dal quadro.
E nella mano il Taddeide stringeva un fiore.
Ma prima che Altea riconoscesse quel fiore, la porta si aprì ed entrò qualcuno.
“Che incantevole visione...” disse Guisgard fissandola “... mai una vedova è stata così messaggera di tali spiccati desii...” con un lieve inchino “... indosso a voi il lutto è di certo il colore dei sensi.” Sorridendole.
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AMICO TI SARO' E SOLO QUELLO... E' UN SACRO PATTO DA FRATELLO A FRATELLO
Ultima modifica di Guisgard : 19-07-2016 alle ore 18.15.30.
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