Oh fantastico!
Era davvero lui, quella fastidiosa voce nella mia testa.
Come potevo dirgli che non solo non lo ricordavo, ma non provavo niente per lui?
Eppure era come se parlasse di un'estranea.
Poi arrivò il domestico a dire che la dama era arrivata.
Temetti che Guisgard se ne sarebbe andato, ma sospirai di sollievo quando le disse di attendere.
Sapevo che non mi avrebbe mai lasciato sola in una situazione così difficile e delicata.
Tornai così a guardare Armor.
"Mi dispiace per la vostra fidanzata.." Con lo stesso tono distaccato e gentile "Ma il mio nome è Vivian.." Annuendo "Lo saprei se stessi per sposarmi..." Accennando un sorriso "Credo che mi abbiate scambiata con qualcun'altra...".
Mi ero chiesta se rivedendolo avrei provato qualcosa, avrei avuto come un'illuminazione.
Invece niente, non sentivo niente.
Mi dispiaceva davvero per lui, ed ero tentata di scoprire chi fossi in realtà, ma non volevo spezzargli il cuore.
Lo avevo amato, dopotutto, era il minimo che potessi fare.
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