Quella vicinanza, quella stretta, quello sguardo.
Il mio corpo che sembrava prendere fuoco, il respiro che veniva meno e gli sguardi incatenati.
Potevo sentire il suo respiro sul mio viso, le sue labbra così vicine.
Poi quella domanda, quasi sussurrata, senza però sorridere.
"No.." risposi soltanto, con la voce rotta, e gli occhi incatenati si suoi "È tua..".
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