Ascoltai attentamente le parole della dama, e la risposta di Guisgard.
Era interessato al libro e voleva acquistarlo.
Ma la dama non aveva intenzione di venderlo, anzi, voleva che lo custodissimo noi, ero curiosa di sapere cosa avrebbe detto Guisgard, ma non ci vedevo nulla di male infondo.
Come di consueto, al primo complimento, la donna sfoderò un sorriso malizioso e fece intendere di non essere più a lutto.
Eh, che ci fai alle donne te...
Stavolta però cercai di restare impassibile, memore di quanto mi aveva detto dopo la sua conversazione con la bella orientale.
Chissà se l'aveva sognata davvero, pensai, d'improvviso, con una fitta dolorosa che non riuscii ad ignorare.
Restai in silenzio, come si conveniva, attendendo la reazione di Guisgard.
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