I due raggiunsero il locale che profumava di latte caldo, caffè e dolciumi appena sfornati.
Ottan ordinò ciambelle e thè per la colazione.
“In verità” disse mangiando “voi non avete nulla da invidiare ai misteri che stanno inquietando la città ultimamente. Siete bella, ricca, nobile ed invece di essere felice avete questo perenne senso di tristezza che vi accompagna. Apparite di poche parole, a volte fredda ed indifferente, ridendo raramente e mostrandovi quasi infastidita da ciò che vi circonda. Perchè?” Fissando Dacey.
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AMICO TI SARO' E SOLO QUELLO... E' UN SACRO PATTO DA FRATELLO A FRATELLO
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