“Beh, siete la mia segretaria personale e potete curare questo ufficio come più vi piace.” Disse sorridendo Guisgard a Vivian. “Non vi ho forse concesso massima libertà su tutto? Mi pare di ricordare che neanche la mia camera è chiusa per voi, no? Naturalmente sto parlando di lavoro.” Sornione. “Ah, quanto a stanotte...” fissandola “... siate più prudente nell'aggirarvi per il palazzo col buio... la mia guardia del corpo ha licenza di uccidere ogni persona sospetta...” ridendo piano.
Qualcuno bussò.
Era Bafon.
“Capo, una donna chiede di voi.”
“Davvero?” Guisgard. “Merita, amico mio?” Divertito.
“E' bella ed anche di classe credo.” Annuì Bafon.
“Falla entrare.” Con un cenno il capo.
Ed entrò Altea.
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AMICO TI SARO' E SOLO QUELLO... E' UN SACRO PATTO DA FRATELLO A FRATELLO
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