Guisgard e Vivian presero a passeggiare nelle strade della città quasi assopita tra la tarda sera e le infinite luci che parevano vestirla a festa per gli imminenti sogni della nuova notte.
La Città Vecchia era romanticamente austera, isolata, solitaria, quasi incantata.
Un alone magico velava le antiche mura, le alte guglie, gli slanciati campanili e le torri merlate.
“Avete mai pensato...” disse lui “... avete mai immaginato che qualcuno, da qualche parte vi stia cercando, o almeno aspettando?” Fissando un po' le acque del Lagno e un po' la ragazza. “Solo un illuso può credere che non abbiate qualcuno... siete troppo bella ed interessante... e poi quella vostra insolita passione per le armi...” aveva uno volto stranamente cupo, uno sguardo vago ed indecifrabile “... chissà...” sorridendo e smarrendo in un attimo quell'espressione, per poi assumere un'aria indifferente e leggera, come spesso faceva “... magari corro il rischio di essere infilzato da un innamorato geloso o addirittura da un marito tradito...” ridendo piano.
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AMICO TI SARO' E SOLO QUELLO... E' UN SACRO PATTO DA FRATELLO A FRATELLO
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